domenica, luglio 24, 2005

Telefonia Mobile

La spiaggia è spazzata dal vento e dal mare che ribolle sotto la boa arancione. I bambini,i cappelli calati in testa, corrono felici schizzandosi. Le palette ed i secchielli giacciono nelle buche di sabbia scura. I padri corrono dietro ai figli parlando tra di loro di calciomercato, bombe e ristoranti della zona.

Uno squillo. Un padre scatta dal lettino su cui giaceva ed agguanta il suo Nokia.

“Pronto?”
“Ah, si…si…sono in ferie…NO!NO!NO! ci mancherebbe, mi dica. Si! Sono in Toscana…bello,bello…NO!NO!NO! sono qui tranquillo, mi dica, mi dica…sono qui tranquillo ed ho tutto il tempo che voglio…meglio di cosi!”

Si alza. Costume rosso e bianco. Maglietta blu con spalle bianche e numero stampato sul petto. Capigliatura rischiosissima: Ciuffo alla Superbone (ciuffo anni ottanta, ispido, e capelli tirati indietro sui lati. Andava fortissimo quando andavo alla medie. Poco dopo l’era Pablito…).

Il vento capotta il ciuffo da una parte all’altra e lascia intendere che ha potenza da vendere .

Temo che il Superbone imbardi e si ribalti.

Il nostro inizia a percorrere la piaggia in lunghezza stringendo tra le mani un plico di fogli stropicciati. Impossibile comprendere i segni che ricoprono fitti le pagine. Con un piede inizia a vergare dei solchi incomprensibili. Passa un elicottero ed immagino che loro, dall’alto, riescano a comprendere l’enorme disegno tracciato sulla sabbia. Superbone mette la mano davanti al cellulare per riparare il microfono dal vento e per depistare orecchie indiscrete (ha compreso che sono sulle sue piste…).

La telefonata si protrae per 20 minuti.

Alla fine della giornata il nostro avrà ricevuto circa 5 telefonate di questo tenore. Le giornate cosi sono state 11. Da ogni telefonata il nostro usciva prostrato. Per diversi minuti scrutava poi il mare in attesa di una risposta alle sue ansie ma senza giovamento alcuno. Riprendeva poi le amorevoli cure verso mogli e figlio fino alla telefonata seguente.

Avrei voluto abbracciarlo e dirgli:
“I casi sono due: o sei il Gran Maestro Templare, depositario i tutti i segreti dell’umanità (dall’affondamento del Titanic al Gral) oppure, bello mio, lunedì non ti sei presentato al lavoro ma sei uscito di casa e sei venuto qui. Bel ciuffo, quando uno va in ferie normalmente avvisa i clienti ed i colleghi. Finisce i lavori che ha in sospeso e stacca per due settimane. Se sei, ad esempio, un cardiochirurgo fai quel trapianto urgente e posticipi a fin mesi i casi meno urgenti. E via dicendo…

Avrei voluto dunque prendere il suo cellulare e scagliarlo verso l’inquieta boa.

A quel punto smaniavo dallo scoprire che lavoro facesse…

Lui mi guardava con disprezzo. Un po aveva saputo per vie traverse la mia professione un po vedeva che io il cellulare nemmeno lo portavo in spiaggia.(l’unica speranza che avevo di essere chiamato dal mio capo era quella di essere entrato nel suo ufficio prima di partire, spaccargli il pc e lasciar il mio tesserino a mo’ di firma…).

Solo l’ultimo giorno mi si è avvicinato con fare sornione e mi ha detto:

“Senti un po’….quel tizio con cui parlavi ieri….sai che lavoro fa?”

Si riferiva ad ragazzo con cui parlavo un sul bagnasciuga mentre i nostri figli giocavano.

“Certo!” gli dico io, “lavora per una grossa società Anglo-Olandese”

“Mi sembrava di conoscerlo!”

“Perché, gli faccio io, sei del ramo?”

“No, io faccio….”

Vi lascio in sospeso ma sono sempre più convinto che quel tizio avesse un’amante…..


Guillaume

3 Comments:

Blogger Il connestabile ha sostenuto

guglielmo's back!
io sono in partenza proprio oggi.
mi raccomando tu e il tec, paralte di calciomercato che è l'anno buono...

8:36 AM  
Blogger Guglielmo il Maresciallo ha sostenuto

Buone vacanze!
Rigenerati che ci attende un autunno carico di frutti maturi...

12:52 PM  
Blogger Tecnologo ha sostenuto

io lavoro per una società anglo olandese...
bastardo, ora ti chiamo....
ben tornato!

9:09 PM  

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