lunedì, luglio 04, 2005

Le regole del gioco

I mie contatti con Aleksander si fecero piu’ rarefatti ma ugualmente proficui. Tornavo in Italia di rado e quando ero in Russia vivevo nell’appartamento Che Sonja aveva ricevuto dal Governo sulla Prospettiva Nevskij al numero 82. Era un appartamento in stile russo nei pressi della stazione Moscovsky. Trascorrevamo le giornate, quando Sonja era libera dal lavoro, leggendo e passeggiando.

Iniziai a vagheggiare di far fuggire Sonja dall’Unione Sovietica per iniziare ancora una nuova vita. Questa volta non più solo. Non ne parlai con lei per non illuderla ma ero certo di avere qualche buona carta da giocare con i ragazzi di Langley.

Tornai in Italia e chiesi un incontro con John. Gli parlai di Sonja e, prima che lui potesse fare qualsiasi obiezione, lascia intendere che ero pronto a far saltare tutto in aria raccontando a qualche giornale le mie attività degli ultimi anni.

“Vedi Gughi” disse in maniera sinceramente affettuosa”me lo aspettavo. Sei un romantico...Sappi però che prima di oltrepassare qualsiasi porte di giornale ti troveresti con un proiettile nella nuca. E sappi che...”

Infilò la mano in una sottile borsa di pelle nera ed estrasse un busta marrone. La buttò sul tavolo e scivolarono fuori delle gigantesche foto in bianco e nero. Le sfilai con la consapevolezza che la mia vita non sarebbe piu’ stata la stessa. La prima ritraeva il mio amico Aleksander con Evgenij Bazarov mentre la seconda ritraeva Sonja, bellissima, sempre con Evgenij.

Evgenij Bazarov era il Residente del Kgb a Leningrado la qual cosa significava che si Aleksej che Sonja erano di casa alla Luibjanka.

“Da quanto lo sapete?” chiesi cercando di nascondere il tremore della voce.

“Da sempre...Anche loro sanno da sempre che sei un agente e hanno cercato di passarti notizie false tramite il Colonello Rominstrov. E ‘ nelle regole del gioco...forse sanno anche che noi sappiamo...”

“E cosa ci guadagnano?!”

“Cercano di scoprire quali sono le falle nel loro sistema...cercano di capire dove prendi le informazioni...di passartene di false mischiate a vere per confonderci...e sperano che tu tradisca noi e
faccia il doppiogioco...a proposito...lo fai?”

“Non dire cazzate...e Sonja?”

“Sonja fa parte del gioco. Ti controlla. Proverà ad indurti a tradirci...”
“Come faccio a crederti. Potrebbero essere anche queste bugie...me ne avete raccontate un sacco”
“Fai come credi. Puoi tornare e chiedere a Sonja risposte...ma sappi che dopo nessuno muoverà un dito per tirati fuori da li...”
“E quello che farò...” dissi.
“Mentre correvo fuori dalla camera d’albergo in cui ci eravamo visti lo sentii urlare :

“Non fare cazzate Guglielmo! Qui sei un eroe non buttare via tutto il tuo lavoro!”

Partiii per Leningrado dopo aver sistemato alcune faccende...
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