giovedì, maggio 05, 2005

Super...

considero il tempo passato al supermercato, come irrimediabilmente perso.
non osservo nulla. anzi non guardo in faccia nessuno. entro, raccatto il cestello o il carrello d'ordinanza e mi avventuro. oramai preparo la lista in funzione della disposizione, così acquisto sequenzialmente senza troppi problemi. appena dentro, passo attraverso il reparto frutta e verdura e la mia pressione sale esponenzialmente. e' così difficile, cara-la-mia-massaia, togliere dai maroni il tuo carrello così che io possa passare senza slalom di sorta? è così difficile scegliere due frutti con quel guantino, pesarli e allontanarsi velocemente prima che l'ira di thor si abbatta su di te?
"maleducato!"; "crepa! ci vediamo al banco della carne..." rispondo io...
qualora sia presente mia moglie, comincia ad ignorarmi e a far finta di conoscermi.
nella corsia dei formaggi e degli affettati, che i geni che gestiscono il mio super utilizzano anche per le offerte periodiche al 50% (che bello vedere gli assorbenti davanti alle mozzarelle), sembra di essere a shangai all'ora di punta. di solito ci passo a 20 km/h e faccio in tempo a litigare con bambini, vecchietti e massaie. ultimamente ho investito una pensionata. avevo ragione io: i regolamenti vietano ai pensionati di fare la spesa fuori dagli orari consentiti (possono farla quando le persone normali lavorano, così non rompono).
puntata veloce verso gli yogurt, tentando di non lobotomizzare l'addetto ai rifornimenti che si piazza in mezzo alle scatole. in tutti i sensi.
poi corro a prendere il pollo, le patatine, i detersivi. mi fermo davanti ai surgelati. chissà mai che i 4saltinpadella non scendano di prezzo. nel frattempo riesco a incrociare qualcuno con cui ho già avuto a che dire. non son io quello che abbassa lo sguardo. (10 anni fa, litigai con un vecchietto al banco gastronomia. mi passò davanti e quando glielo feci notare, cominciò a gridare che non gli facevo paura. e non avevo fatto ancora nulla. poi disse: io non ho avuto paura quando ho visto i tedeschi scappare! e io gli dissi che non ci voleva molto, visto che scappavano, mica arrivavano).
termino il mio giro agli alcolici. apro una bottiglia di gin e mi carico per la coda alla cassa. c'è sempre qualche simpaticone che cerca di passare davanti: "mi scusi ho solo due cose...". ecchissenefrega, vai alla cassa veloce e non stressare.
si finisce con l'apoteosi. ho la tessera dei punti che mi permette di pagare. ora, vorrei proprio conoscere lo stratega che ha detto alle cassiere di porre la seguente domanda: "paga?". no signora, estraggo un MP5 silenziato, glielo punto in fronte e poi esco con doppi punti fragola. ci vuole tanto a dire "paga con questa?". puoi sempre rispondere "no, con questo" e tiri fuori nuovamente l'MP5, ma almeno ci hanno provato.
Tec

3 Comments:

Blogger Il connestabile ha sostenuto

la tua prosa è sempre scorrevole ed evocativa.

6:14 PM  
Blogger Tecnologo ha sostenuto

grazie!

6:48 PM  
Blogger Tecnologo ha sostenuto

che fai, la maestra?
non c'ho voglia di premere shift, costa fatica.
tec

10:48 PM  

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