santiago
non mi riferisco alla città. ma al soldato santiago. quello ucciso
in codice d'onore.
ogni volta che vedo questo film mi faccio sempre la solita domanda: è
giusto, legittimo in determinate situazioni mettere da parte le
regole, le libertà civili?
ogni volta la risposta è la stessa. sì.
quando qualche settimana fa ho letto degli americani che hanno
"prelevato" un musulmano sospetto per le strade di milano, non mi
sono scandalizzato. quando penso a guantanamo, non mi scandalizzo.
quando entrando negli usa l'estate scorsa mi hanno fotografato, non
mi sono scandalizzato...
ha ragione jack nicholson, quando dicendo di fare colazione accanto a
cubani addestrati ad ucciderlo, rinfaccia tom cruise di non essersi
trovato di fronte ad una canna di un fucile d'assalto ak47 di
fabbricazione sovietica e quindi di non permettergli di giudicarlo.
"certo che l'ho ordinato io, cosa credi!" esclamerà alla fine...
convinto di aver fatto il suo dovere. e quando qualcuno mi dice che
non è giusto, non rispondo. ma penso a quelle braccia agitate dalle
finestre delle twin towers in fiamme.
Tec
3 Comments:
Mi trovi, naturalemnte, d'accordo in linea di principio.
Solo una piccola aggiunta: prelevare un sospetto terrorista è una cosa, ammazzare un soldato per una stupida regola d'onore è un altro.
Ci vuole, come in tutte le cose, un limite, stando attenti che il nostro limite non diventi un'arma utilizzata dai nostri nemici contro di noi.
ammazzare, per errore.
O che il limite, guradando dall'altro lato, non diventi un'arma nella mani di chi, dall'interno, vuole limitare i diritti civili dell persone...
Posta un commento
<< Home