lunedì, maggio 23, 2005

Referendum: dico la mia

Le mie idee le conoscete tutti, o quasi.
Preliminarmente
Non andrò a votare al refendum per una questione di principio che travalica il merito dei quesiti. Sono convinto che molte persone soffrano e che la ricerca sulle staminali sia UNO dei possibili rimedi, ma mi spaventa la possibile assenza di regalamentazione che scaturirebbe dall'abrogazione di quattro capi della legge de quo. Direi, molto più semplicemente che la prossima maggioranza potrebbe semplicemente modificarla per le vie istituzionali.
Nel merito
La ricerca scientifica deve (metodoligicamente parlando) avere un limite: penso che la scienza debba seguire la morale e non il contrario. Se la maggiornaza pensa che sull'embrione si possa fare tutto ciò che si desidera, io non mi opporrò, ma le mie obiezioni saranno valide. I.E. non si fanno referendum sulla logica.
In subordine
Il referendum è uno strumento di partecipazione: ognuno dica la sua. La democrazia è il paradosso della statistica, quindi non penso che, quale che sia il risultato, TUTTE le persone che andranno a votare saranno in grado di spiegare il propio voto. Ma tant'è.
In ogni caso
Come ho avuto modo di dire in un commento, l'obiezione insuperabile, sotto il profilo morale, rigurada la definizione di persona, vale a dire, quante cellule, giorni, etc, sono necessari per definire un "ricciolo di materia" come una persona.
saluti
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