lunedì, maggio 09, 2005

Kurtz

Sabato in preda a raptus agonistico ho comprato Apocalypse Now. Un film ciclopico e visionario che rende, un parere basato sulla scorta di libri sulla guerra del Vietnam che ho letto, l’abisso militare e morale nel quale l’America con i suoi uomini precipitò.

Ho ragionato sul finale e sulla figura di Kurtz.


Io penso che Kurtz sia passato ad una visione superiore della guerra ed abbia capito che per vincere la guerra sia necessario, lucidamente, affondare nel male ma che questo lo abbia portato alla follia.

Voi cinefili avete qualche riflessione a tal proposito?

Guglielmo

9 Comments:

Blogger Il connestabile ha sostenuto

Io mi sono sempre domandato se si possa ragionare di Apoalypse now a prescindere da Conrad. O meglio, quanto di originale ci sia nel film e nelle sue riflessioni sull'orrore...

12:40 PM  
Blogger Guglielmo il Maresciallo ha sostenuto

Non ho letto il libro ma il film mi ha colpito molto. Leggerò Cuore di tenebra. Ma tu come lo vedi il finale? Uccidono Kurtz perchè è sceso nell'inferno? Senza droghe ma solo con la sua mente vede l'abisso e comprende che l'unico modo per uscirne è trarre le dovute conseguenze: usare la bomba atomica e sterminarli tutti(mi pare che lo legga il protagonista nel diario che porta via dal tempio.)

Nella versione di Coppola Redux il protagonista prende il posto di Kurtz perchè anche lui alla fine del fiume capisce che è l'unica strada.

1:02 PM  
Blogger Il connestabile ha sostenuto

non ho visto la versione redux (che mi confermi essere molto bella).
direi che hai centrato il nocciolo della questione: una volta che vedi l'abisso, che fai?

1:17 PM  
Blogger Guglielmo il Maresciallo ha sostenuto

Lui si butta!
Affonda nell'orrore ed alla fine si offre in sacrificio per espiare i suoi peccati di soldato.

Ma anche il protagonista a quel punto è precipitato nell'abisso.
Ha ucciso un uomo disarmato, americano e patriota in maniera animalesca.

Credo che in sintesi voglia dire che è una guerra già persa perchè i viet combattono per la casa e la libertà mentre gli americani non sanno più per cosa combattono.

1:44 PM  
Blogger Guglielmo il Maresciallo ha sostenuto

E tu davanti all'abisso che fai?

1:44 PM  
Blogger Tecnologo ha sostenuto

ricordo bene heart of darkness. un po' meno bene il film (a parte la scena del surf e degli elicotteri). Penso che una volta provato l'abisso se hai le palle riesci ad uscirne. altrimenti ne vieni inghiottito.
Tec, il superuomo

2:00 PM  
Blogger Il connestabile ha sostenuto

Sono d'accordo: i viet avevano motivazioni forti, e - in guerra - le motivazioni sono tutto.
Il film, però, dà una lezione ulteriore: l'uomo si innamora dell'abisso, l'uomo si innmaora del male talvolta, cade in un cortocircuito in cui è come se dicesse: "e allora che si spalanchino le porte dell'inferno". è come se non si concedesse alcuna "seconda opportunità", è come se non vi fossero vie d'uscita: e allora si perda senza appello...

2:01 PM  
Blogger Il connestabile ha sostenuto

ho scritto il mio cemmoneto prima di avere visto quello del tec.
per la precisione.
concordo, parzialmente con la sua visione, comunque

2:02 PM  
Blogger Il connestabile ha sostenuto

forse la strada vero l'abisso è tutta in discesa, come quella dell'angelo caduto.
il difficile è stare su.
è reagire, non sbracare.

10:04 PM  

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