martedì, maggio 24, 2005

Fante, London e Steinbeck

Scendo le scale con la borsa frigo. Dentro melone e bresaola. Un’occhiata distratta alla casella della posta. Una busta gialla ingombra la sottile fessura. Un sussulto. La casella della posta è per me una tappa fissa. E tramite posta che attendo novità, sorprese o colpi di scena. Sono un sognatore. Mia moglie me lo dice spesso. Osservo il plico ma non mi dice nulla. Non aspetto nulla. Mio cognato dagli States che mi invia una sorpresa? Ogni tanto lo fa.

Accarezzo il pacchetto ed ho la risposta. E’ come quando accarezzo il crapino di Riccardo al buio. Conosco le pieghe della sua testa, le linee e le rose dei suoi capelli. Il dorsale rigato, il volume dei fogli...è il mio racconto : Giro di chiglia (18 euro edito da?).

Il fatto che sia lì non è un gran segno. Dovrebbe essere chiuso nella cassaforte della Garzanti editore ed al limite in casella dovrei trovare un corposo contratto da sottoporre al mio avvocato (mia cognata).

Corro per strada ed intanto lacero la busta. Non mi sbagliavo. Il mio libro. E con lui i suoi personaggi: James, Moody e Bartolomeo di ritorno da uno dei loro viaggi. Sui loro volti i segni della sconfitta. Li consolo con una carezza. Insieme al volumetto una lettera intestata “Garzanti Libri”. Il cuore è in tumulto. In quel preciso istante capisco come si sono sentiti: London quando inamidava camicie a Frisco e vendeva racconti per pochi dollari alle riviste locali, Fante quando vagava per Los Angeles in ceca di ispirazione e si ubriacava a Bunker Hill in attesa del successo, Steinbeck quando saltava da un lavoro all’altro e sentiva scivolare tra le mani callose il sogno americano trasformatosi in sabbia o Dostoevskij, le mani infagottate, attanagliato dei debiti e chino sul tavolo a scrivere racconti per pagare la legna ed il cibo per la sua famiglia. Di merda...ma a fissare l’abisso di disperazione in cui sono sprofondati i suddetti e mille altri sconosciuti mi sono sentito felice. Ho continuato a camminare con bresaola e melone nella sinistra e la lettera ed il computerscritto nella destra con aria da scrittore maledetto. Guardavo in giro con gli occhi che dicevano: ma cosa ci vuole perchè questo Paese scopra un genio?

Strappo la busta ed estraggo il sottile foglio di carta intestata.

“Gentile dottor XXXX (ho solo un cliente che mi chiama “Dotto’” ma credo che chiami così anche il suo parcheggiatore...)la ringraziamo per averci proposto la sua opera. L’abbiamo letta trovandola abbastanza interessante, tuttavia, si tratta di un genere narrativo poco adatto alle nostre collane. Per questo motivo siamo costretti a darle una risposta negativa. Ma le auguriamo di trovare presto un editore per Giro di Chiglia.”

Analizzo il foglio interrogandomi. Sarà un prestampato o sarà vero che lo hanno letto e l’unico problema è che non hanno una collana? Potrei chiamarli allora e dirgli “Beh, mettiamolo anche in una collana non sua o meglio apriamo una collana apposita che so “Collana: Pirati e Bucanieri.”.


Comunque, ho chiamato la signora che concosco e mi ha detto di richiamarla giovedi...vedremo... domani ci sarà il responso del concorso di Vivimilano....


Guillaume

7 Comments:

Blogger Tecnologo ha sostenuto

non penso si facciano troppi problemi a dire a chi invia le opere che magari proprio opere non sono.
forse è anche un modello che hanno lì pronto. ma penso ne abbiano almeno di due tipi: quello che hai ricevuto tu e quello dove invitano l'aspirante scrittore a darsi all'ippica senza giri di parole.
la strada è dura, un po' come lo stelvio. non arrenderti!
tec

10:00 AM  
Blogger Guglielmo il Maresciallo ha sostenuto

Certo se almeno uno di voi tre lo avesse finito il racconto potrebbe fare un commento costruttivo e critico...

10:06 AM  
Blogger L'Architetto ha sostenuto

Ricorda che il primo racconto di Asimov scartato da tre diversi editori (al punto che lui ne ha scritto un secondo e con quello è stato accettato da uno degli editori precedenti) è uno dei suoi più belli e famosi!

10:28 AM  
Blogger Guglielmo il Maresciallo ha sostenuto

Ma non sono scoraggiato.
Avevo messo in conto il tutto.

Domani sento la signora con cui ero in contatto e sento cosa dice poi magari lo manderò a qualche altro editore.

10:37 AM  
Blogger Il connestabile ha sostenuto

caro guglielmo,
saprai benissimo cha anche vittorini ha scartato il gattopardo (e come lui, bompiani e mondandori), pensando che "non vi fosse una collana". bassani ha rivoltato al feltrinelli per pubblicarlo e poi sai come è andata a finire...
forza!

10:49 AM  
Blogger Guglielmo il Maresciallo ha sostenuto

Grazie per il supporto. Vi terro aggiornati sulle mie mosse.

10:54 AM  
Blogger Guglielmo il Maresciallo ha sostenuto

Ben gentile.

12:59 PM  

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