martedì, aprile 19, 2005

Incontri ravvicinati del terzo tipo

Nel film Spielberg, lo Stevenson(o quasi...) della nostra Era per fantasia e capacità di attingere all’immaginario collettivo, immagina che un manipolo di tererstri incontri in maniera, appunto ravvicinata, degli Alieni. L’incredibile è che gli omini verdi non comunicano in inglese. Ed ecco allora che con una pianola Bontempi i nostri eroi si mettono in comunicazione con gli omini. Voi tre, per ovviare all’ingombro che una diamonica a bocca vi procura nella borsa di Gore Tex, vi siete impegnati ad apprendere l’inglese. Dopo aver partecipato a Toeffl, Shenker for you, British Council, Speak Up e via dicendo vi sentite talmente tronfi da poter valutare se il vostro inglese è British, American o folk. Il bello della vicenda è che il massimo utilizzo che fate della lingua del Bardo è chiedere: “mi scusi signorina, è possibile avere ancora di queste prestigiose noccioline comprese nel biglietto aziendale che mi pagano per sorvolare Londra, dire due cazzate sulla telefonia mobile e tornare a Milano?” o al limite intrattenere, in quella che chiamate conference call, 5 cazzoni che mentre discettano con voi di cavi, antenne, chip e tariffe smanettano con il pc aziendale tentando di infrangere il muro del record di solitario (mi chiedo se alcuni partecipino a qualche torneo interaziendale voluto da Gates...).

Comunque, forti di questa vostra padronanza, vi interrogate sulla parola basement. Quando mai vi capiterà nella vita di utilizzare la parola basement parlando con un anglo americano? E se sì, credete che l’anglofilo rimanga basito nel caso in cui utillizziate la parola errata? E se si , chi cazzo se ne frega se il londinese o newyorkese capisce che parlate del letto e del tavolo da ping pong che tiene nel buco sotto casa, utilizzando pero’ la parola errata?

E poi...con questa vostra precisione e conoscenza vi precludete una delle esperienza più belle dell’umano. Ritrovarsi in terra straniera e cercare di comunicare con un altro essere senziente senza conoscerne l’idioma. Ed ecco che sorgono situazioni che vale la pena di raccontare.

Vi siete mai ritrovati all’aeroporto internazionale (anche l’unico...) di Antananarivo, Madagascar, cercando informazioni su una missione comboniana nella capitale e mentre chiedete informazioni volete affidare la vostra neo moglie ad una sorveglianza discreta ma efficace? Ecco senza una parola di inglese ho contrattato con agenti di polizia, taxisti e facchini la custodia della mia preziosa moglie ed erogando a ciascuno quello che alcuni giorni dopo ho scoperto essere lo stipendio medio mensile di un impiegato raggiunsi lo scopo. La mia neo consorte si trovò così protetta (da cosa poi non so...) da una legione di armigeri malgasci armati di tutto punto di pistole a tamburo, scopettoni e sedie.

O ancora...vi siete mai trovati dispersi in una stazione di servizio nei pressi di Gettysburg, (PA -USA )(secondo la voce narrante del museo colà ubicato si svolse la piu’ grande carica di fanteria della Storia...mi chiedo come lo abbiano stabilito. Ma cosa non è il più grande in Usa?) mentre con 50 usd in mano cercate di pagare 22 usd di benzina fatta da vostro cognato(mi sembrava cortese fargli una sorpresa...), al momento al bagno? Stampandovi un bel sorriso in faccia e dicendo . “I must pay the fuel, tuentitu dollars!”. L’ottusa americana (mentre l’inglese finge di non capire, l’americano non capisce proprio...) mi guardava come se fosse finita nel film di Spielberg e non avesse con se la sua diamonica a bocca spirituale. (solo un intervento provvidenziale di mio cognato, che aveva pagato con carta alla pompa, ha posto fine all’agonia. Credo che la paffuta e bionda gettisburgese abbia creduto che con 50 usd esigessi favori sessuali a pagamento. In effetti si apprestava a tirar giu’ la serranda( come si dirà in inglese...?)).


O vivere trionfi inaspettati...vi siete mai trovati a Heatrow , svegli da 23 ore, dopo che al Dulles di Washington l’Fbi vi ha controllato due volte anche le mutande ed ha perquisito un piccoletto di nemmeno un anno anche nel pannolino come se nascondesse uranio (che freddezza il piccoletto...mentre lo palpeggiavano in lungo e in largo lui se la rideva nella sua tutina da pilota e pregustava una notte di bagordi a spese della BA) e dopo che il vostro volo (Ba223...) è stato rinviato tre volte per timore di attentati e scioperi, il massimo che sapete dire in inglese è “Marx was a philosopher...”( ci ho passato inglese due con questa frase...per inglese uno è stato sufficiente. “The president of the United States has the executive power! ” ...mi sono ricordato di Tom Clancy) ed avere bisogno di un passegino?

Quando ho lasciato il banco della Ba la mia diamonica a bocca spirituale era sfinita ma avevo il passeggino ed un passo trionfante...



Guglielmo Il Martello

2 Comments:

Blogger Tecnologo ha sostenuto

saracinesca: shutter.

e, bytheway, ricordo come passasti i due esami di inglese...

3:35 PM  
Blogger Guglielmo il Maresciallo ha sostenuto

Con brillante disinvoltura e con l'aiuto dell'ultratrerreno...

3:47 PM  

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